Perché dovei scegliere proprio te e non un altro?
Questa è la domanda che si pone inconsciamente ogni cliente. E tu cosa risponderesti?
Io dico spesso che: “Sono un’aspirapolvere di problemi e una lavatrice di soluzioni”. E i miei clienti danno valore a questa mia capacità.
Molti pensano che basti lavorare per un noto brand per “vendere facile” ma non basta più. Il brand che devi posizionare nella testa del cliente è il tuo.
Il tuo personal brand è l’insieme dei valori che le persone ti riconoscono, valori dati dalla tua preparazione e competenza specifica nel lavoro, i risultati che riesci a ottenere e le qualità personali.
Personal brand: quanto vali?
Quali sono le tue qualità? Quali qualità ti riconoscono i tuoi clienti?
Quali vuoi che ti vengano riconosciuti?
L’ho chiesto anche alle persone che ho intervistato per il mio libro L’alchimia del Passaparola. Puoi trovare le interviste integrali nella categoria Mentori.
Le risposte a queste domande rivelano la nostra identità, ovvero le credenze che abbiamo riguardo a noi stessi.
Quanto più crediamo in noi stessi, nelle nostre potenzialità e capacità, quanto più siamo consapevoli dei nostri punti di forza, i nostri valori, tanto più ci comportiamo in modo efficace e coerente! Conoscere le aree di miglioramento poi ci permette di orientare meglio i nostri investimenti e sforzi per crescere e dare sempre il meglio.
La costruzione del personal brand: ciò che pensi di te e ciò che dicono gli altri
Quali valori ti riconosci? Quali valori ti riconoscono i clienti o i collaboratori o le persone con cui hai a che fare nella tua vita? Ti pongo queste due domande perché non sempre la nostra autopercezione è allineata con quella dei clienti o dei collaboratori o delle persone con cui abbiamo a che fare. E ciò che conta per posizionarsi non è solo ciò che noi crediamo di noi stessi, ma anche, e potrei dire soprattutto, quello che credono gli altri di noi.
Il manager di un’azienda ICT che ho citato nel mio libro ha fatto un’interessante riflessione su questo tema. Ha detto che ognuno di noi ha un’immagine sul lavoro che si costruisce nel corso degli anni, ma potrebbe farlo anche velocemente se accadono eventi importanti e significativi in cui dimostri delle qualità particolari. Se poi nel tempo continui a dimostrare di avere queste qualità crei un’immagine consistente che porta beneficio a te come manager, venditore, professionista e alla tua azienda.
Le qualità dei miei mentori
La migliore qualità che si riconosce Mario Almondo la tenacia
La migliore qualità che si riconosce Alessandro Fasoli è la capacità di entrare nella testa di persone. I suoi clienti lo vedono come un leader dotato di grande capacità decisionale, perseveranza e onestà.
“Le migliori qualità dello chef Anatolji Franzese sono la determinazione e la leadership.
La migliore qualità che si riconosce lo chef Andrea Bertarini è l’affidabilità a 360 gradi. Le qualità che gli riconoscono famigliari e collaboratori sono la totale trasparenza, il modo di essere schietto, sincero, autentico. Queste sono caratteristiche di valore per Andrea, caratteristiche che cerca nelle altre persone sia in ambito professionale che personale.
La migliore qualità che si riconosce lo chef Cristian Moreschi è l’umiltà. Oltre all’umiltà le persone danno valore alla sua passione, alla pazienza, alla predisposizione al lavoro e al sacrificio.
Le migliori qualità di Stefania Logatto son l’energia e l’autenticità.
Come ho fatto anche nel mio libro ho riportato alcune delle risposte dei miei mentori perché spesso le persone tendono a dare per scontato le proprie qualità e a non riconoscerle come valori su cui fondare il proprio personal brand.
Il brand personale deve evolversi
La migliore qualità che si riconosce il filosofo esecutivo Raffaele Tovazzi è la capacità di ossessionarsi. Le qualità che gli vengono riconosciute sono la creatività, la generosità e il coraggio. C’è chi lo considera inconsciente perché quando arriva all’apice di un determinato settore distrugge tutto per cambiare e creare qualcosa di nuovo.
Nella risposta di Raffaele Tovazzi c’è un suggerimento importante. Il nostro personal brand, ovvero l’insieme dei valori che ci riconoscono deve evolversi.
Devi trasformarti. Nella trasform-azione c’è crescita, ma, per crescere c’è un prezzo da pagare. Devi faticare, cadere e rialzarti. Solo cosi diventerai credibile, autentico e autorevole. Il mondo intorno a te se ne accorgerà e te lo riconoscerà!
Come vuoi evolverti? Qual è la tua visione?
Conosci la legge dell’attrazione? La legge dell’attrazione dice che attrai ciò su cui ti focalizzi e visualizzi. Qual è la tua visione? Chi vuoi essere o diventare?
La tua visione corrisponde a chi sei ma soprattutto chi vuoi essere, come ti vuoi posizionare nella mente delle persone. Ad es.: un professionista corretto, autorevole, vincente, empatico, innovativo, tenace, ecc..
Per questo ho chiesto ai miei “ospiti” anche con quale qualità vorrebbero essere ricordati.
Devi avere una visione, prendere in mano il tuo futuro, fare, senza restare a guardare il tempo scorrere o gli altri che hanno successo, devi decidere di meritartelo.
“L’uomo diventa spesso ciò che crede di essere”
(Mahatma Gandhi)
Ognuno di noi può diventare ciò che vuole, che desidera, ne sono fermamente convinto.
Bisogna volerlo intensamente, conoscere le giuste strategie e metterle in atto, fare!
Bisogna imparare a guidare i nostri pensieri, controllare le nostre parole e gestire le nostre azioni. Alla fine l’azione è ciò che separa i vincenti dai perdenti, i vincenti dai depressi, i business di successo da quelli fallimentari.
C’è un solo tipo di successo secondo me: “fare della propria vita ciò che si desidera profondamente e intensamente”.
Se anche tu condividi questa idea di successo e desideri fare della tua vita un capolavoro entra nella mia palestra dell’eccellenza e allenati con me.